Il mio "Camino" verso Santiago 2014

Il mio "Camino" verso Santiago 2014

 
Buen Camino, usciamo dall’albergue all’alba sotto un cielo azzurro, l’aria è di un freddo pungente che mi congela le mani, più avanti un cartello elettronico di un negozio indica la temperatura di un grado, sono tentato di mettermi qualcosa di pesante ma, un po per non aver voglia di fermarmi proseguo aspettando che l’aria si scaldi.
Il sentiero viaggia parallelo alla statale, in prossimità di Ospital de Orbigo all’altezza di un grande serbatoio d’acqua incrociamo i pellegrini provenienti dal perecorso alternativo, quello di La Virgen del Camino.
Dopo tre ore di Camino nell’attraversare il puente de Paso Honroso sul rio Orbigo un ponte a diciannove archi, vedo sul pennello ghiaioso parzialmente immerso con gli stivali nell’acqua un pescatore di trote, ed è stato come rivedermi in Val d’Aveto.
Appena fuori dal paese decidiamo di scegliere il sentiero parallelo alla statale e non il sentiero campestre che sembra allunghi il percorso fino a San Justo de la Vega.
Dopo quattro ore di Cammino attraversiamo il ponte sul rio Tuerto è intravediamo in lontananza una collina alla cui sommità c’è l’antica Asturica Augusta, l’attuale Astorga meta della nostra tappa.
Nel centro città incontriamo molti turisti, e quasi all’ingresso dell’albergue de peregrinos Siervas de Maria dove siamo diretti ritroviamo Thomas, poi all’interno una ragazza coreana che ci viene incontro felicissima di vederci.
E' sempre bello ritrovare le persone con cui hai condiviso parte del Cammino.
Thomas non è più in grado di continuare, ci abbracciamo affettuosamente facendo finta di non provare tristezza da entrambi le parti, poi prendiamo possesso dei posti letti  che ci avevano riservato per stare insieme nella stessa camerata.
Tutti insieme, con  Steve e le due ragazze coreane compagni di Cammino ormai da giorni visitiamo la città e una meson bar dove Thomas offre da bere a tutti.