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Il mio "Camino" verso Santiago 2014
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Buen Camino, giornata limpida, fresca per tutta la mattina e il sole alle nostre spalle ci accompagna proiettando le nostre lunghissime ombre davanti a noi, un sole che illumina ma che non scalda ancora.
Sulla sommità di una collina un grande pannello segna l’entrata in Castiglia-Leon.
Che bello camminare senza premura, senza il pensiero di arrivare in tempo, lo leggo anche negli occhi di alcuni pellegrini che incrocio lungo la via.
Cerco di percorrere il mio cammino con la testa, prima che con le gambe, anche se sono portato a superare con facilità lo sforzo fisico.

Devo in continuazione cercare l’adattamento psichico, sto camminando in compagnia di tre ragazze coreane, di Thomas e Steve, e nessuno ha mai fatto percepire al resto del gruppo di voler essere lasciato solo, anzi il contrario.
Attraversando la cittadina di Belorado ho notato la quasi totale mancanza di automobili, le strade pulite come pure l’aria che si respira, e si vedono alcune cicogne appollaiate sui nidi in cima al campanile della chiesa di Santa Maria.
Passo la notte a Tosantos nel rifugio parrocchiale San Francisco de Asis, luogo molto semplice ed essenziale, accogliente come quello di Granon.
Un’esperienza straordinaria, per molti aspetti indescrivibile.
Struttura spartana, atmosfera familiare e, spiritualità ovunque, tetto, cena, e colazione senza chiedere un’euro.
Dopo cena un’orazione particolarissima, letta ciascuno nella propria lingua, poi tutti a dormire sul pavimento insieme nelle varie camerate dove si trovano una decina di materassini, simili a quelli che si usano comunemente nelle palestre.