Buen Camino, dopo la colazione a base di frutta fresca e secca, partenza per la diciassettesima tappa.
Oggi mi aspetta il “deserto” un tratto ininterrotto di nulla fino a Carrion de los Condes e poi ancora fino a Calzadilla de la Cuenza.
Anche questi tratti privi di monumenti o richiami particolari hanno un loro fascino e una loro bellezza, il tracciato è quello originale mediovale.
Devo percorrere appena cinque chilometri per arrivare a Carrion de los Condes dove c’è Thomas ad aspettarmi.
Eccolo, in piazza in prossimità di un bar ad aspettarmi per offrirmi la seconda colazione, la caviglia è ancora dolorante e il suo cammino può continuare solo per mezzo del bus, ci riabbracciamo e, salutandoci, ci diamo appuntamento ad Astorga.
Mentre mi allontano mi affiora nella memoria l’espressione del suo volto rassegnato, procedo velocemente per cercare di farmi passare l’angoscia, sono triste ma penso anche ai bei momenti passati con lui.
E ora sono qui poco oltre la metà della strada che mi conduce a Santiago de Compostela e tutto mi sembra irreale, il Camino mi sta trasformando.
Calzadilla de la Cuenza come tutti i paese delle Mesetas, appare all’improvviso sorgendo da un declivio nella pianura.
Strade pulite, solo alcune automobili e aria pulitissima, una cicogna appollaita su un nido in cima a un traliccio della corrente elettrica, ne è la prova.
C’è poco da vedere in questo luogo, l’interesse principale dei pellegrini, oggi un pò diversi in verità, è lo starsene sdraiati sui letti a riposare.
Quanta diversità, ognuno sembra portare con sé il segreto del suo Cammino.
Dopo tanti giorni finalmente sento parlare Italiano, mi avvicino a due ragazzi che mi dicono essere di Bergamo uno dei due mi regala un libro sul Camino scritto da un famoso scrittore Brasiliano.
Credo che il dono sia stato un’atto di generosità e non per alleggerire il suo zaino.
Per me è stato in ogni caso un gradito pensiero, ho letto il libro nei restanti giorni del Camino e portato a casa come ricordo.
Sul Camino avvengono incontri unici, ed è incredibile la facilità con cui, dopo poco tempo, si possa instaurare un rapporto di convivialità con persone mai viste prima e proveniente da tutte le parti del mondo.
Oggi è Pasquetta, niente messa, la celebrazione avviene al mattino presto.