Mille miglia, un sogno

Mille miglia, un sogno - La Campania

La prima costa toccata in Campania è stata la spiaggia di Castelvolturno in mezzo alla gioventù del Lido Arcobaleno. Hanno sollevato il mio kayak con tanta facilità per aiutarmi a spiaggiare.   A Pozzuoli altra sosta presso la Lega Navale, dove come sempre sono stato  accolto con grande gentilezza da Maria Grazie e Agostino.  E la sera che dire.. Chiacchierata con gli amici del forum, che mi hanno raggiunto a Pozzuoli.  Ho iniziato a mangiare: frittura mista, una grande bruschetta con pomodorini, una zizza di mozzarella, pizza salsiccia con i friarielli e la classica bufala e pomodorini, mi sono reso conto di aver mangiato tanto solo quando davanti a uno spettacolare babà ho detto no (ma come ho potuto?).    Ho salutato Nem e Gnukket alle due di notte. Dopo una breve dormita la sveglia ha suonato pimpante alle 04:20 per farmi salpare nel silenzio dell’alba a pagaia, procedendo piano piano passando vicino alle barche ancorate. Dovevo assolutamente attraversare il Golfo di Napoli all’alba. Dopo aver navigato per circa due ore è arrivata un intensa foschia e in un attimo ho perso tutti i riferimenti. E’ stata una sensazione di assoluta assenza, poi nella calma innaturale mi sono ritrovato navigante in un mare senza tempo.
Il Vesuvio e l’isola di Capri; non riuscivo più a vederli e non riuscivo ad orientarmi.
Mi sembrava di essere Ulisse, ma non volevo essere invisibile come lui.

Ero all’interno del Golfo sulla rotta degli aliscafi e volevo assolutamente allontanarmi. 
L’uomo moderno ha avuto il soppravvento ed il G.P.S mi ha guidato, perché la bussola, incredibile ma vero, era rimasta a Milano. Un marinaio senza bussola, per fortuna un marinaio con G.P.S. e batteria quasi scarica. La traversata con pochissimo vento è stata un continuo virare con la mano salata sul timone ad accompagnare il kayak a stringere il più possibile il vento. L’angolo era buono ma la velocità scarsa, virata dopo virata mi sono goduto il silenzio, il sole e quel pochissimo vento. Sono arrivato a Sorrento dopo otto ore di navigazione, dopo aver perso un bel pesce a traina. Sorrento è incredibile, l’arrivo dal mare è uno spettacolo davvero sorprendente.
Quando sono sceso a terra avevo gli occhi pieni di mare e la testa piena di fantasie. Ospite di Yuri e suo fratello presso la Marina Piccola dove gestiscono l’agenzia Sorrento Boat che offre la possibilità di visitare i luoghi più suggestivi e meravigliosi presenti in questa costa ricca di fascino.
La serata trascorsa insieme ai nuovi amici e stata molto piacevole. Una cena “mare e monti” e ho bevuto un liquido giallo che ha il sapore ed il profumo dei limoni di Sorrento. Stavo percorrendo la costa panoramica più bella d’Italia, la costiera  sorrentina e amalfitana, i luoghi più incantevoli d’Italia.
Le mangiate campane grazie ai molteplici carboidrati, ingeriti sotto forma di prelibatezze, mi hanno permesso di resistere molto bene alle estenuanti pagaiate e pedalate necessarie a causa dell’assenza di vento per poter procedere. Ho avuto così l’opportunità di godermi apprezzando sottocosta tutte le sfumature che questo tratto di mare mi ha regalato.
La costa Campana come per quella Siciliana, sono quelle che mi hanno offerto le emozioni più forti nel vero senso del termine.
Ho conosciuto la vera forza e imprevedibilità del mare.     
Dopo Amalfi la stanchezza aveva avuto il sopravvento su di me, ma avevo sottovalutato però la magia della vela, o forse la generosità di Poseidone che vedendomi così provato mi ha leggermente spinto e accompagnato per le ultime due tre miglia verso Vietri sul mare, dove Capitano64 con Franc3sco e suo padre mi hanno fatto una grande sorpresa. Una “grande mangiata” in spiaggia e come se non bastasse mi hanno riempito la cambusa per i giorni a venire.  
L’ospitalità degli amici campani è stata davvero unica.  La serata è stata piacevole l’ho trascorsa con nuovi amici, ma con la sensazione di esser stato loro amico da sempre. Ed è proprio lì nel Golfo di Salerno che mi è stato regalato “l’imprevedibile”.