Mille miglia, un sogno

Mille miglia, un sogno - La costa della Calabria

Vibo Valentia, il promontorio di Briatico, Tropea Capo Vaticano, mi sono sembrati tratti di costa molto lunghi ed impegnativi.
La traversata della costa calabrese è stata lunga e molto dura, sembrava non finisse mai, o forse, il sapere che ben presto avrei dovuto attraversare lo stretto di Messina, me la faceva sembrare ancora più lunga quasi quanto la mia barba incolta.
Ho lasciato la Calabria svegliato dai crepitii distinti e continui alle mie spalle: stava bruciando la macchia mediterranea.
Normalmente il carico del kayak richiedeva circa un’ora, ma quella mattina credo di essermi svegliato, preparato ed entrato in acqua solo in mezz’ora.

Il Capitano del porto


La stanchezza e il risveglio traumatico li avevo già dimenticati, appena intraviste alla mia destra quelle piccole isole una, due, tre, quattro, cinque…. e poi ne avevo notata un’altra un po’ più grande, lì alla mia sinistra molto più grande: era la mia meta, le mille miglia sembravano ormai essere lì alla mia portata ed ho ritrovato così una grande forza, la stanchezza era già svanita.
Forse per quel profumino solo immaginato della pasta con le “mulinciane” e degli arancini, quelli che normalmente durante l’attraversamento dello stretto, a bordo del traghetto ero abituato a mangiare.
Per il momento dovevo accontentarmi solo di un bel brodino.