“Questo quarto cammino, per capire, per approfondire.”
Da tanto tempo coltivavo nel cuore il pensiero di compiere il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela percorrendo il cammino del nord, dato che avevo già fatto numerose volte quello francese.
Il cammino è stato come l'avevo sognato, per me la vita non consiste nel fare fortuna, neppure raggiungere uno scopo predeterminato; la vita è semplice godimento di noi stessi e degli altri, della nostra casa, delle rocce, degli alberi e delle stelle o semplicemente annaffiare un vaso di fiori, oppure il semplice taglio dei capelli quando li abbiamo lunghi, tutto questo in modo da godere serenamente, sensualmente, le gioie della vita, senza aderirvi e dato che sotto la pelle siamo tutti uguali, ciò che tocca il cuore umano in un paese, lo tocca in tutti.
È ad ogni modo evidente che la vita è bella.
Quel cammino fu una grande, grandissima esperienza.
Il momento più importante fu indubbiamente incontrare nuovamente Annie "amica in spirito per sempre".
I miei pensieri tornavano all'emozione vissuta quando nel precedente cammino in località O Cebrerio ci salutammo.
Il luogo della separazione! È poco dire: " Sono lieto di essere stato lì".
Esistono anche, i miei obblighi verso alcuni pellegrini incontrati nei miei cammini, un nutrito gruppo di tutti i paesi ed età, che spero abbiano per me la stessa simpatia che ho io ho provato per loro.
Perché nel senso più vero, queste persone sono state per me nell'unica forma di comunicazione spirituale che io riconosca esistere: quando due donne o due uomini separati dalle distanze pensano gli stessi pensieri, sentono gli stessi sentimenti e ciascuno comprende l'altro è allora che diventano amici in spirito.
Donna di tal genere è Annie la cui semplicità di spirito fa di lei una persona non conformista.
Ci sono stati altri, ma non meno graditi per le loro osservazioni opportune, perché esprimono così bene il mio sentimento, persone che non parlano molto, ma parlano sempre saggiamente ed io rispetto il loro buonsenso. Altri, ancora più grandi, ai quali guardo più come a maestri, la cui semplicità di comprensione e saggezza sembra fatta senza sforzo tanto è completamente naturale.